Colpi sulla roccia
di basalto lavico
del Ciclope in acqua
da sangue in lancio lavato
Scheggi e bagni
con lacrime la passione
e plasmi anima
persa in forma
Innalzi martello d’armi
senz’altro mezzo
a ferirla,
a infoderla in prigione
Al crepuscolo smetti
e sondi le linee
tracciate, e le carezzi
a levar la polvere
Da quell’incubo
di vita sbradata
decici e raccosci
e Cainiani osservi passare